Potresti ricevere una brutta sorpresa dal Fisco se stai facendo alcuni lavori in casa: ti spiego subito a cosa fare attenzione.
Quando si decide di fare dei lavori in casa, oltre alla gestione dei lavori e delle spese, bisogna anche tenere a mente anche gli obblighi fiscali legati alle rendite catastali. Un mancato aggiornamento di queste ultime potrebbe portare a pesanti sanzioni e interventi d’ufficio da parte dell’Agenzia delle Entrate.
Per evitare spiacevoli sorprese, è fondamentale conoscere le norme e i passaggi obbligatori.
Se non aggiorni alcuni dati il Fisco può emettere sanzioni
Nel caso di ristrutturazioni importanti che aumentino il valore dell’immobile, è obbligatorio comunicare al Fisco la nuova situazione. La mancata comunicazione comporta sanzioni e accertamenti da parte dell’Agenzia delle Entrate, che può intervenire d’ufficio per aggiornare i dati catastali e applicare eventuali multe.
Le rendite catastali rappresentano il valore fiscale attribuito a un immobile, sia esso un fabbricato o un terreno.
Questo valore, calcolato dall’Agenzia delle Entrate, si basa su parametri come localizzazione, tipologia e utilizzo dell’immobile. La rendita è determinante per il calcolo di diverse imposte, come l’IMU, e deve riflettere le caratteristiche reali dell’immobile.
Quali lavori in casa richiedono l’aggiornamento delle rendite catastali?
Non tutte le ristrutturazioni richiedono un aggiornamento catastale, ma alcune opere specifiche sì.
Tra i lavori che obbligano all’adeguamento rientrano:
- Creazione di nuove unità immobiliari, sia sopra il suolo che interrate.
- Ampliamenti che modificano la sagoma esterna dell’edificio.
- Variazioni della superficie utile, come l’aggiunta di nuove stanze o terrazzi.
- Modifiche interne che cambiano il numero o la funzione dei locali.
- Cambio di destinazione d’uso, ad esempio da residenziale a commerciale.
- Interventi di riqualificazione che incrementano il valore complessivo dell’immobile.
Se i lavori non comportano un aumento superiore al 15% della rendita catastale e non alterano la struttura interna o esterna dell’immobile, l’aggiornamento non è necessario.
Costi e procedure per l’aggiornamento
L’aggiornamento catastale ha un costo base di 50 euro per ogni piantina inoltrata tramite la procedura DOCFA (Documento Catasto Fabbricati), il sistema utilizzato per trasmettere i dati al Fisco. L’operazione però richiede l’intervento di un tecnico abilitato, come un geometra, che può richiedere una parcella tra i 280 e i 450 euro, a seconda della complessità del lavoro.
La richiesta deve essere presentata presso gli uffici comunali entro 30 giorni dalla fine dei lavori. Una volta inoltrati, i dati aggiornati saranno automaticamente inviati al Fisco per essere registrati.
Cosa succede se non si aggiornano i dati delle rendite catastali?
Se non si provvede all’aggiornamento, sarà compito dell’Agenzia delle Entrate effettuare controlli e verifiche. In caso di incongruenze, possono essere applicate sanzioni amministrative. Il cittadino ha il diritto di presentare ricorso contro eventuali accertamenti fiscali, chiedendo un riesame della situazione.