Eleonora Riso parla dopo la vittoria a MasterChef: la sua vita è cambiata. Ora nel suo cuore ci sono Niccolò e i circoli Arci.
Tutti conoscono Eleonora Riso, la vincitrice della tredicesima edizione di MasterChef Italia, ma quanti sanno davvero dove l’ha portata quella vittoria? Al contrario di come molti potevano immaginare, la sua storia ha preso una direzione inaspettata, lontana dai riflettori dei grandi ristoranti stellati. Per lei, la cucina non è solo un piatto servito, ma un momento che unisce, che avvicina le persone e racconta qualcosa di più profondo.
Quella serata della prima puntata della nuova edizione di MasterChef l’ha vissuta con il sorriso. Venticinque amici, un giro pizza e la leggerezza di chi ora vede le cose da fuori. «Se potessi tornare indietro, mi godrei tutto molto di più. Forse è questo il segreto: divertirsi, anche in mezzo alla competizione». Eleonora ha imparato questa lezione a modo suo, costruendo qualcosa che rispecchia la sua personalità ribelle e anticonformista.
La strada che ha scelto è chiara: non le interessa apparire, e lo ha dimostrato più volte. «Mi hanno criticata in tutti i modi possibili: snob, altezzosa, persino drogata. Ho letto ogni tipo di insulto, fino a chiedermi se quella fosse davvero la mia strada. Per un periodo, la voglia di cucinare mi è passata, ho smesso di essere presente sui social e ho perso anche qualche follower». Eppure, nel momento in cui sembrava aver messo da parte la passione che l’aveva portata al successo, ha ritrovato la sua direzione. Le critiche sono diventate forza, e gli errori, come dice lei, «tempra per qualcosa di più grande».
Per molti, vincere MasterChef significa una sola cosa: entrare in una cucina stellata e cominciare la gavetta. «Io sono ancora una cuoca amatoriale e, se devo essere sincera, la gavetta non è qualcosa che voglio affrontare adesso. La mia direzione è un’altra, quella che mi permette di stare con le persone, di creare qualcosa che va oltre un semplice piatto servito a tavola».
Oggi, Eleonora Riso ha portato il suo talento e la sua passione nei circoli Arci, luoghi dove si respira un’energia diversa. «Gli Arci sono realtà vive, inclusive, fatte di persone che si mettono in gioco per qualcosa di autentico. Quando ho scoperto il CiQ di Milano, un centro internazionale di quartiere, ho capito cosa stavo cercando. C’era tutto: l’impegno della comunità, la voglia di creare uno spazio per tutti e una cucina che raccontava storie».
Non è un ristorante tradizionale, non ci sono tovaglie bianche e menù da gourmet, ma c’è un’atmosfera che parla da sola. Insieme ad alcuni amici fidati, che lei chiama scherzosamente “Eleonora Riso e patati”, organizza masterclass a tema culinario. «In questo momento ci stiamo dedicando alla cucina siriana, un modo per esplorare nuove culture attraverso i sapori».
Durante questi eventi, i partecipanti imparano a cucinare piatti tradizionali, si spostano tra diverse postazioni di lavoro e poi condividono un aperitivo preparato con le proprie mani. Ma c’è di più: ogni masterclass si conclude con un momento culturale, in cui la comunità siriana o esperti raccontano storie e tradizioni legate ai piatti preparati. «Non è solo cucina, è uno scambio autentico. È il nostro modo di ringraziare chi ci ospita e di far sentire tutti parte di qualcosa di più grande».
Per Eleonora, stare con la gente è fondamentale. Il suo progetto nei circoli Arci è solo all’inizio, ma già guarda al futuro con entusiasmo. «Adesso mi sento in movimento, ed è una sensazione bellissima. Per ora lavoro nella mia Toscana, gioco in casa, ma non escludo di portare queste masterclass in giro per tutta l’Italia. Ci sono tanti temi da affrontare e tante storie da raccontare attraverso il cibo».
E poi c’è Niccolò Califano, il suo compagno d’avventura a MasterChef, con cui molti l’hanno vista legata fin da subito. «Siamo davvero una coppia di matti, in tutti i sensi», dice ridendo. I loro impegni non lasciano molto spazio, ma quando riescono a lavorare insieme diventano una squadra perfetta. «Siamo una coppia (anche) lavorativa, ci vogliamo bene, ma non dobbiamo per forza stare insieme. Questo è il nostro equilibrio».
Il talento di Eleonora Riso, con la sua passione ribelle e la capacità di reinventarsi, dimostra che cucinare non è solo servire un piatto perfetto. È creare esperienze, è condividere momenti che restano. Nell’attesa di una nuova edizione di MasterChef, apprezziamo la vita che ha intrapreso quest’ultimo talento emerso dal programma. La sua scelta di portare la cucina nei circoli Arci parla di autenticità, di inclusione e di un amore per il cibo che va oltre ogni competizione televisiva. Perché, come dice lei, «alla fine, conta l’atmosfera che riesci a creare».
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