Mastercard e Visa nei guai, risarcimento a molti clienti: come richiederlo

Si parla da tempo della vicissitudine in ambito legale che coinvolge le due grosse compagnie. Per Visa e Mastercard ora le cose non volgono affatto al meglio.

Le recenti vicende legali riguardanti Visa e Mastercard hanno portato a un accordo che promette di risarcire migliaia di utenti. Le due aziende, protagoniste di un lungo contenzioso per le commissioni applicate, hanno finalmente trovato un’intesa che potrebbe beneficiare anche i cittadini italiani. Questo articolo esplorerà cosa è successo, chi ha diritto al risarcimento e come procedere per richiederlo.

Carte di credito Visa e Mastercard
Mastercard e Visa nei guai, risarcimento a molti clienti: come richiederlo (calcolatorionline.it)

Visa e Mastercard sono state oggetto di diverse azioni legali negli Stati Uniti, in gran parte per le accuse di applicare commissioni eccessive alle transazioni. Negli ultimi anni, una serie di commercianti ha avviato cause legali contro le due società, sostenendo che le loro pratiche commerciali violassero le normative antitrust. Nel 2018, Visa e Mastercard avevano già raggiunto un accordo stragiudiziale con 19 commercianti, impegnandosi a pagare 6,2 miliardi di dollari.

Visa e Mastercard, la brutta faccenda

Le negoziazioni non si sono fermate lì. Nel 2024, è stato raggiunto un ulteriore accordo che prevede la riduzione delle commissioni di almeno 4 punti base nei prossimi tre anni, con l’impegno a non superare i livelli attuali per cinque anni. Questo accordo è visto come un passo importante per garantire maggiore equità nel mercato delle carte di pagamento.

Le dichiarazioni dei dirigenti di Visa e Mastercard evidenziano la soddisfazione per i risultati ottenuti, con l’obiettivo di venire incontro alle esigenze delle piccole imprese. Secondo le stime, i commercianti statunitensi potrebbero risparmiare circa 30 miliardi di dollari nei prossimi cinque anni. Questo risparmio dovrebbe riflettersi positivamente sui prezzi per i consumatori, che spesso subiscono gli effetti delle commissioni elevate attraverso l’aumento dei prezzi nei negozi.

Delle carte di credito
Visa e Mastercard, la brutta faccenda (calcolatorionline.it)

Le associazioni di commercianti hanno evidenziato che le commissioni applicate oscillano tra il 2% e il 4% dell’importo finale pagato dai clienti. Questo significa che il risparmio previsto potrebbe tradursi in costi più bassi per gli acquirenti, rendendo l’accordo benefico non solo per i commercianti ma anche per i consumatori.

Nuove beghe legali all’orizzonte, chi Ha Diritto al Risarcimento?

Ma Visa e Mastercard non possono considerarsi completamente fuori pericolo. Infatti, sono attualmente sotto indagine da parte del Dipartimento di Giustizia degli Stati Uniti per presunti comportamenti anticoncorrenziali. Le accuse riguardano la creazione di un monopolio illecito nel mercato delle carte di credito, che ha consentito alle aziende di imporre commissioni elevate senza la concorrenza necessaria. Se le accuse venissero confermate, le implicazioni per Visa e Mastercard potrebbero essere significative, sia in termini di risarcimenti che di modifiche alle loro pratiche commerciali.

La questione è di grande importanza, specialmente considerando che Visa gestisce oltre il 60% delle transazioni di addebito negli Stati Uniti. L’accordo tra Visa e Mastercard prevede un fondo di compensazione di 104,6 milioni di dollari da parte di Visa e 92,8 milioni di dollari da parte di Mastercard. Gli utenti che hanno diritto al risarcimento sono coloro che hanno effettuato transazioni con carte Visa e Mastercard negli Stati Uniti, tra ottobre 2007 e luglio 2024, e che hanno subito commissioni non rimborsabili.

Carte di credito e soldi
Nuove beghe legali all’orizzonte, chi Ha Diritto al Risarcimento? (calcolatorionline.it)

Per richiedere il rimborso, sarà necessario inviare un reclamo entro il 22 gennaio 2025. Gli utenti dovranno fornire i propri dati e la prova dei pagamenti effettuati. L’udienza per la ratificazione dell’accordo è prevista per il 24 gennaio 2025, quindi è importante essere pronti a presentare le domande tempestivamente.

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