Non tutti sanno quali sono i debiti che vanno in prescrizione il prossimo anno: scopriamo insieme quali non bisogna più pagare.
Il 2025 porta con sé alcune buone notizie per chi ha vecchi debiti: diverse categorie di obbligazioni finanziarie, dalle bollette alle multe, andranno in prescrizione.
Questo significa che, trascorso il termine previsto dalla legge, i creditori non potranno più esigere il pagamento. Scopriamo quali sono i debiti che verranno estinti, le tempistiche di prescrizione e come calcolarle.
Debiti con prescrizione in 5 anni: cosa si estinguerà nel 2025
Molti debiti hanno una durata di prescrizione di 5 anni. Questo significa che, se risalgono al 2020 o prima, nel 2025 non saranno più esigibili.
Tra i principali rientrano:
- Bollette di luce, acqua, gas e telefonia.
- Multe stradali non pagate.
- Canoni di locazione e spese condominiali ordinarie.
- Imposte locali come IMU e Tari.
- Contributi previdenziali e assicurativi (INPS e INAIL).
- TFR e indennità di fine rapporto.
- Abbonamenti a servizi streaming o pay-TV.
Anche le cartelle esattoriali relative a tributi con prescrizione quinquennale rientrano in questa categoria, a meno che non vi siano stati atti notificati.
Debiti con prescrizione decennale: mutui, tasse e finanziamenti
I debiti contrattuali o derivanti da fatture hanno una prescrizione di 10 anni.
Nel 2025 si estingueranno quelli risalenti al 2015, inclusi:
- Prestiti, mutui e finanziamenti.
- Tasse e imposte come Irpef e IVA.
- Sentenze di condanna e decreti ingiuntivi.
- Spese condominiali straordinarie.
Questi debiti, se non contestati o richiesti entro il termine previsto, non saranno più dovuti.
Prescrizioni debiti più brevi: 6 mesi, 1 anno o 3 anni
Alcune categorie di debiti hanno una prescrizione più breve, ad esempio:
- In 6 mesi: servizi di soggiorno (hotel e B&B) e acquisti senza scopo commerciale.
- In 1 anno: compensi per lezioni private o servizi professionali inferiori a un mese.
- In 3 anni: pagamenti per prestazioni lavorative superiori ad un mese e bollo dell’auto.
Nel caso del bollo auto, ad esempio, il termine parte dal 1° gennaio dell’anno successivo alla scadenza. Questo significa che nel 2025 si prescriverà il bollo dovuto nel 2021.
Cartelle esattoriali e imposte: cosa cambia con il 2025
La novità principale riguarda l’automatismo nella cancellazione delle cartelle esattoriali. Dal 2025, le cartelle affidate all’Agenzia delle Entrate Riscossione che non sono più esigibili da almeno 5 anni verranno cancellate d’ufficio. Per le cartelle emesse durante il periodo Covid-19, potrebbe esserci uno slittamento dovuto alla sospensione dei termini di accertamento fiscale.
Calcolare la prescrizione: attenzione alle date
Per sapere se un debito è prescritto, bisogna calcolare il termine partendo dall’ultimo giorno utile per il pagamento. Ad esempio, per le rate periodiche (es. bollette), ogni pagamento ha il suo termine specifico; per tasse e imposte, il termine inizia il 1° gennaio dell’anno successivo a quello in cui doveva essere effettuato il versamento.
Nel 2025, molti debiti risalenti agli anni precedenti si estingueranno per prescrizione, alleggerendo la situazione finanziaria di molte famiglie. È quindi fondamentale verificare eventuali notifiche o atti che possano aver interrotto i termini di prescrizione. Inoltre, anche se il debito è tecnicamente prescritto, è bene opporsi formalmente a richieste non dovute per evitare problemi legali.