Nelle prossime settimane, molti cittadini dovranno provvedere al rinnovo dell’Isee considerato che quello valido per il 2024 scadrà a breve: la documentazione richiesta.
Il 31 dicembre 2024 rappresenta una data importante per diversi cittadini, considerato che scadrà l’Isee 2024. La certificazione che attesta la situazione economica di un soggetto o di un nucleo familiare è fondamentale per richiedere alcuni bonus o agevolazioni.
Per tale ragione, diventa importante procedere con il rinnovo del documento in vista del prossimo anno così da non perdere bonus e sconti. Per richiedere il rinnovo, già dalle prime settimane di gennaio, è possibile recarsi sul portale Inps o rivolgersi ad un ente abilitato, come Caf o patronati. In entrambi i casi, è necessario presentare la documentazione richiesta per il rilascio del nuovo Isee.
L’Isee (Indicatore della Situazione Economica Equivalente) è il documento che definisce con precisione la situazione economica complessiva di un nucleo familiare o del soggetto richiedente in cui sono contenuti, oltre ai dati anagrafici, i dati reddituali e patrimoniali.
Proprio questo strumento permette di accedere, come già anticipato, a sconti, agevolazioni, contributi e bonus, dato che la maggior parte di quelli previsti, anche per il 2025, si basa sui redditi dei richiedenti. In alcuni casi proprio l’accesso è vincolato all’Isee, mentre in altri sono gli importi erogati che vengono calcolati in base ai redditi. Per fare un esempio, la Carta Dedicata a Te è assegnata ai cittadini con un reddito non superiore ai 15mila euro, mentre le mensilità dell’Assegno Unico Universale variano in base all’Isee (per il 2024, da un minimo di 57 euro ad un massimo di 199,40 euro).
La certificazione, una volta rilasciata, ha validità sino al 31 dicembre dell’anno di riferimento, anche se emesso a dicembre. Caso diverso, invece, per l’Isee corrente, certificazione richiesta per aggiornare i dati contenuti nell’Isee, che ha una validità di sei mesi.
Per ottenere la nuova certificazione valida per il 2025, basterà collegarsi sul portale Inps, accedendo con le credenziali Spid, Cie o Cns. Qui viene messa a disposizione dell’utente la possibilità di richiedere l’Isee precompilato. In alternativa, è possibile richiedere l’Isee ad un Caf o un patronato.
In entrambi i casi, bisogna presentare la Dsu (Dichiarazione Sostitutiva Unica), documento su cui sono riportati i dati anagrafici, reddituali e patrimoniali del soggetto o del nucleo familiare. Oltre alla Dsu, bisognerà presentare la dichiarazione dei redditi ed i documenti di identità in corso di validità, ma anche i documenti relativi alla situazione patrimoniale come giacenza media dei conti, mutui o targhe dei veicoli in possesso. Una volta presentati questi documenti, si otterrà l’Isee sempre in via telematica o presso gli uffici abilitati.
Dal 1° gennaio del prossimo anno saranno introdotte delle novità per quanto riguarda l’Isee. La prima riguarda le somme percepite dai beneficiari dell’Assegno Unico Universale che non verranno più considerate nel calcolo per chi richiede il bonus asilo nido o la carta per i nuovi nati.
Altra novità riguarda l’esclusione dal calcolo di buoni fruttiferi postali, libretti di risparmio postale, titoli di Stato e tutti gli altri strumenti finanziari a garanzia statale, come Bot, Btp e Ctz.
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