Assegno di Inclusione (AdI), nel 2025 ci saranno dei nuovi requisiti d’accesso alla misura. Vediamo i particolari della novità.
Con l’approvazione al Senato la legge di bilancio 2025 è definitivamente operativa, con una serie di provvedimenti in varie materie dalle pensioni alle detrazioni fiscali, dai bonus edilizi alle novità per le partite iva forfettarie. Ma cambiamenti ci sono anche per l’Assegno di Inclusione.
La misura è ormai al suo primo anno di applicazione a favore di circa 690mila nuclei familiari in condizioni di difficoltà economica. Ricordiamo infatti che il requisito principale d’ingresso al beneficio è fissato nel 2024 a 9.360 euro di valore ISEE, con un reddito familiare di 6mila euro da moltiplicare per il corrispondente parametro della scala di equivalenza. Ma nel 2025 alcuni criteri di accesso risulteranno diversi.
Come detto l’ISEE è uno dei principali requisito d’ingresso alla prestazione, resta tale nel 2025, ma con una novità. Infatti il limite è innalzato da 9.360 a 10.140 euro. In crescita anche la soglia del reddito che passa da 6mila euro a 6.500 annui, sempre da moltiplicare per il corrispondente parametro della scala di equivalenza.
Da ricordare infatti che l’Assegno di Inclusione è un’integrazione al reddito della famiglia beneficiaria. Questi aumenti dei limiti di ingresso avranno l’effetto di allargare la platea dei percettori. Pertanto chi nel corso del 2024 è stato escluso per poche decine di euro, potrebbe nel 2025 rientrare nel contributo economico.
Si stima che le famiglie beneficiarie dell’AdI nel corso del 2025 toccheranno il numero di circa 750mila, con un incremento di circa 50mila nuclei beneficiari rispetto al 2024. Da segnalare che anche gli importi potrebbero crescere con l’innalzamento delle soglie di ingresso, in particolare quella reddituale. Infatti cambiando quest’ultima ci sarà una rivalutazione della scala di equivalenza con conseguente crescita della rata mensile.
Rimangono invece invariati altri requisiti per accedere all’AdI. Le famiglie infatti per richiedere il sussidio devono avere almeno un componente nelle seguenti condizioni: persona con disabilità, anziano con età pari o superiore a 60 anni, minorenne e soggetto in condizioni di svantaggio sociali o sanitarie seguito da strutture pubbliche.
Inoltre rimane inalterato il percorso di attivazione al reinserimento nel mondo del lavoro, che resta requisito obbligatorio per ottenere il contributo. Quindi resta necessario sottoscrivere il Patto di attivazione digitale (PAD). In seguito il Piano di servizio personalizzato (PSP), accordo tra il richiedente e il Centro per l’Impiego.
Senza dimenticare che sono tenuti a questo percorso di aggiornamento e avvio al lavoro tutti i componenti del nucleo familiare, con esclusione di anziani over 60, minorenni e adulti impegnati in lavori di cura e assistenza di soggetti fragili nella famiglia.
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