Sono già entrate in vigore alcune novità per i titolari di Partita Iva, disposte dal Governo: nel 2025 verranno anche potenziati i controlli del Fisco.
L’arrivo del 2025 porta con sé una serie di novità anche per i titolari di Partita Iva. Attraverso la Legge di Bilancio, approvata nei giorni scorsi, dal Governo sono state introdotte due disposizioni: la riduzione dei contributi per chi si iscrive alle Gestioni degli Artigiani o dei Commercianti ed è stata alzata la soglia di reddito da lavoro dipendente o assimilati per accedere al regime forfettario.
Non solo, durante il prossimo anno, si assisterà a nuovi controlli dal parte del Fisco così da contrastare l’evasione fiscale in Italia, fenomeno in crescita che sottrae annualmente somme ingenti di denaro dalle casse dello Stato. Vediamo tutto quello che c’è da sapere nel 2025 per le Partite Iva.
Le novità per le Partite Iva
La Legge di Bilancio 2025 è stata definitivamente approvata dal Governo e tra i vari interventi previsti per il nuovo anno rientrano anche quelli relativi alle Partite Iva. Come anticipato, la prima riguarda, la soglia per di reddito da lavoro dipendente o assimilati per chi decide di accedere al regime forfettario che sale da 30mila a 35mila euro.
Inoltre, per chi si iscrive per la prima volta nel 2025 alle Gestioni degli Artigiani o dei Commercianti potrà usufruire di una riduzione del 50% dei contributi da versare. Non ha, invece, trovato spazio nella Manovra la proposta di innalzare la soglia dei redditi percepiti per accedere al regime forfettario che rimane fissata a 85mila euro.
Sempre durante il 2025, l’Agenzia delle Entrate provvederà con nuovi controlli per contrastare l’evasione fiscale dei titolari di Partita Iva. Il piano, delineato dal ministero dell’Economia, punta a prevenire e contrastare pratiche che potrebbero intaccare le casse dello Stato.
Il primo punto è costituito dal Sistema di Interscambio del Fisco che permette di raccogliere ed esaminare le varie fatture elettroniche emesse dai professionisti per verificare eventuali anomalie, errori o possibili violazioni. Un altro punto è quello che prevede l’estensione della fatturazione elettronica in modo da tracciare i pagamenti che verranno esaminati dal sistema. Infine, verranno anche potenziate le banche dati, gestite da Sogei, per i controlli fiscali e l’incrocio dei dati che verrà effettuato con metodi più sofisticati.
Fatturazione elettronica semplificata: la novità
Dal 1° gennaio 2025, inoltre, i professionisti con Partita Iva forfettaria, secondo quanto stabilito dal nuovo regolamento Ue, potranno emettere fatture semplificate anche per importi superiori alla soglia dei 400 euro.
La nuova disposizione punta a semplificare gli obblighi amministrativi e garantire una migliore gestione della contabilità per le piccole imprese. Stando al regolamento, per essere ritenuta valida, la fattura semplificata deve contenere: data di emissione e numero progressivo della fattura, dati anagrafici, descrizione dei beni o della prestazione fornita e l’ammontare dell’imposta inclusa.