Modifica importi pensioni 2025: sorpresa nei vari mesi, cosa ci sarà

Pensioni, che cosa si prospetta con il nuovo anno. Tutti le somme modificate anche per i vari mesi successivi a gennaio.

Con il nuovo anno ci saranno delle sorprese per i pensionati. Infatti oltre alle modifiche apportate dal governo con la legge di bilancio, sono in programma altri cambiamenti negli importi. Sappiamo come può essere importante in questo periodo non facile per l’economia nazionale, poter contare su trattamenti previdenziali più consistenti.

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Modifica importi pensioni 2025: sorpresa nei vari mesi, cosa ci sarà – calcolatorionline.it

Comunque già da ora è possibile fare un quadro delle modifiche che ci saranno nel corso dei prossimi mesi, modifiche che apporteranno incrementi e diminuzione a seconda dei casi, soprattutto per quanti sono alle prese con il la fiscalità. Ma ora osserviamo da vicino quali sono le prime novità per tutti, o quasi, i titolari di trattamenti pensionistici.

Pensioni, che cosa si devono aspettare i cittadini

La prima novità deve essere registrata nel mese di gennaio, quando a causa della perequazione annua automatica si procederà a un incremento delle cifre erogate dall’INPS per i trattamenti pensionistici. L’aumento si preannuncia leggero, cioè pari allo 0,8 per cento. Questo è infatti il tasso provvisorio stabilito.

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Pensioni, che cosa si devono aspettare i cittadini – calcolatorionline.it

A gennaio le novità non si esauriscono a questo tuttavia. Infatti nel primo mese dell’anno si effettuano anche i ricalcoli a consuntivo delle ritenute erariali relative all’anno appena passato (IRPER e addizionale comunale e regionale a saldo) in base sulle sole cifre versate dall’INPS, come prestazioni pensionistiche.

Qualora le trattenute effettuate siano risultanti inferiori a quanto effettivamente dovuto per l’anno, il sostituo d’imposta che è l’INPS in questo caso recupera le differenze a debito sulle quote di pensioni dei mesi di gennaio e febbraio. Ci sono però delle precisazioni. Per i pensionati che ricevono pensioni di importo non superiore a 18mila euro all’anno, per i quali è emerso un conguaglio a debito, il pagamento della differenza avviene in 11 rate mensili, di pari entità da gennaio a novembre.

Oltre alla perequazione e al pagamento dell’IRPEF, a gennaio ci sono anche le trattenute per le addizionali comunali e regionali relative al 2024. Se queste sono le variazioni degli importi previsti per il mese di gennaio, occorre ricordare anche le modifiche successive. A partire da luglio, in virtù dei rimborsi IRPEF ci potrebbero essere dei rimborsi a conguaglio a credito, direttamente sui cedolini della pensione.

Le somme che spettano in questi casi variano a seconda della dichiarazione presentata, come come i tempi di versamento. Per i pensionati in genere i rimborsi arrivano due mesi dopo la presentazione della dichiarazione. A luglio arriva poi la quattordicesima per alcuni titolari di trattamento, con trattamenti inferiori a due volte il minimo. Infine a dicembre con la tredicesima mensilità, anche in questo caso con importi variabili.

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