Quali sono le verifiche dell’Agenzia delle Entrate sui movimenti di denaro e nel dettaglio sui bonifici, un aspetto da non dimenticare.
Una delle principale attività finanziarie svolte quotidianamente è certamente il trasferimento di fondi in denaro da un conto corrente, bancario o postale) all’altro. In altre parole si tratta di un bonifico, strumento con il quale si pagano servizi (basta pensare alle utenze domestiche), prodotti, prestazioni.
Ma che serve a ricevere stipendi, pensioni e accrediti vari. Dunque una forma di trasferimento del denaro molto comune e nella maggior parte delle occasioni del tutto innocente. Ma che proprio per la sua frequenza ha attirato sempre di più l’attenzione dell’Agenzia delle Entrate, motivo per cui il rispetto di tutte le regole di trasparenza è necessaria come per ogni altra transazione finanziaria.
Uno degli elementi principale di ogni bonifico è la sua totale tracciabilità, non casualmente la ricevuta di un bonifico è richiesta per dimostrare l’effettivo svolgimento di un’operazione o di un acquisto. Gli spostamenti del bonifico, le sue causali, gli importi sono elementi che possono essere facilmente individuati.
Proprio sugli importi l’Agenzia delle Finanze pone particolare attenzione. Ci sono dei limiti imposti sulle movimentazioni di denaro che è meglio conoscere per non incorrere in problemi con il Fisco. Ma se per il bonifico in sé non ci sono tetti massimi nelle somme che si possono trasferire, invece attenzione va prestata sulle causali di questi trasferimenti di denaro.
Come detto il bonifico è tracciabile e visibile a un controllo, dunque la causale deve essere sempre chiara e dettagliata, in grado di giustificare, senza equivoci lo spostamento di denaro. Questo aspetto è di particolare importanza per chi riceve un bonifico, perché deve essere sempre in grado di dimostrare che non si tratta di un pagamento in nero per una prestazione o un servizio.
Le verifiche dell’Agenzie delle Entrate sono mirate sempre a smascherare eventuali evasioni fiscali, quindi un bonifico ingente con una causale poco esplicativa attira inevitabilmente l’attenzione. La causale di un bonifico che si riceve deve essere sempre chiara quindi e ben motivata. Chi riceve un bonifico deve conservare tutta la documentazione, per dimostrare che sui soldi ricevuti non si devono versare le imposte.
Oppure, nel caso le somme siano soggette alla fiscalità, di aver adempiuto a tutti gli oneri e obblighi. Questo in tutti i casi, che si riceva un bonifico per una prestazione professionale o per la vendita di un bene, servono sempre i documenti che dimostrino la correttezza dei passaggi effettuati.
Durante il mese di gennaio, anche i condomini dovranno rispettare una determinata scadenza: di cosa…
Prima importante scadenza dell'anno per il canone RAI, il 13 gennaio. La data è da…
Testamento, in quali circostanze può essere revisionato. Vediamo che cosa indica la legge in una…
In alcune circostanze succede che l’inquilino sia allontano con lo sfratto. Ma quali sono i…
Quando il fratello eredità tutti i beni della persona scomparsa. La norma prevede con precisione…
Come agire per il ricalcolo della pensione, una possibilità per chi vuole trovare la soluzione…