Come agire per il ricalcolo della pensione, una possibilità per chi vuole trovare la soluzione migliore per il trattamento previdenziale.
Il sistema previdenziale e pensionistico italiano è particolarmente complesso, con una serie di fattispecie da considerare. Si tratta infatti di considerare intanto le modalità di calcolo del trattamento con il sistema misto (in parte retributivo e in parte contributivo) e quello contributivo puro. Oppure di valutare le varie soluzioni e modalità di uscita dal lavoro previste dalla norma, dalla pensione di vecchiaia ai vari anticipi possibili.
Oggi il sistema è basato essenzialmente sul sistema contributivo, in vigore a partire dal 1996 centrato sul montante contributivo, cioè sulla somma accumulata durante la carriera durante il lavoro, mediante il versamento dei contributi. Eppure non tutti i contributi versati sono efficaci per la pensione, addirittura in alcuni casi sono controproducenti.
Una recente sentenza della Corte di Cassazione ha introdotto un nuovo principio: il ricalcolo della pensione anticipata, per la neutralizzazione dei contributi sfavorevoli, si può richiedere anche da pensionati, quando si raggiunge il requisito per la pensione di vecchiaia.
La neutralizzazione dei contributi permette di escludere gli ultimi versamenti prima della pensione che potrebbero limitare l’importo del trattamento previdenziale per le loro caratteristiche poco favorevoli al lavoratore. Questo procedimento è concesso con una serie di limitazioni: è valido solo per gli ultimi cinque anni di lavoro e non devono essere necessari per ottenere il diritto alla pensione.
Secondo la Corte di Cassazione questo principio si applica anche a chi è già in pensione che esercita questo diritto quando raggiunge il requisito per la pensione di vecchiaia. Questo perché la pensione di anzianità è equiparata alla pensione di vecchiaia, quando si raggiunge il limite anagrafico per quest’ultima. In base a questo principio, al raggiungimento di questo requisito d’età si può richiedere la neutralizzazione dei contributi finali, non più utili nel sistema contibutivo, se la neutralizzazione dà un trattamento più elevato.
Quindi questo significa che chi è andato in pensione con il trattamento di anzianità può richiedere il ricalcolo applicando la neutralizzazione. Per la pensione di vecchiaia contributiva bastano venti anni di contributi, quindi quelli in più rispetto a questa soglia, relativi all’ultimi cinque anni, si possono neutralizzare.
Un caso che appare non comune, ma che in realtà capita a chi con il calcolo retributivo, con stipendi più bassi nell’ultima parte di lavoro rispetto gli anni precedenti, può ricevere una pensione svantaggiosa.
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