Se faccio un testamento e poi ci ripenso, quanto tempo ho per modificare?

Testamento, in quali circostanze può essere revisionato. Vediamo che cosa indica la legge in una situazione del genere.

Il testamento è il documento con il quale una persona indica chiaramente come intende destinare i propri beni al momento della sua scomparsa. In altre parole è l’atto scritto con cui si può decidere in modo autonomo e consapevole come disporre dei propri averi dopo la propria morte.

uomo scrive a mano documento, sigillo
Se faccio un testamento e poi ci ripenso, quanto tempo ho per modificare? – calcolatorionline.it

Un documento quindi molto importante che investe interessi e affetti e che riveste una grande importanza giuridica. Non è un caso infatti che la legge fornisca delle precise indicazioni riguardo la sua redazione, le sue varie forme e i suoi contenuti. Basta pensare al testamento olografo, redatto cioè di proprio pugno, o a quello pubblico presentato davanti un notaio.

Testamento, è possibile cambiare idea?

Una delle condizioni importanti, anzi imprescindibile, per la validità di questo documento è il pieno possesso delle capacità di intendere e volere da parte del testatore, cioè di chi dispone delle propri beni per testamento. La persona cioè, oltre che a rispettare tutte le regole formali, deve essere consapevole e cosciente pienamente di quanto sottoscrive.

uomo anziano legge documento tra due donne
Testamento, è possibile cambiare idea? – calcolatorionline.it

Inoltre non esiste un limite temporale per questo documento e la possibilità di cambiare idea è tutelata dalla legge. Se le circostanze della vita portano una persona a cambiare idea, il testamento può essere modificato, cambiando le disposizioni che contiene, senza alcun limite temporale entro cui agire. Importante è mantenere le capacità di intendere e volere.

Per cambiare un testamento si possono mantenere le stesse formalità, per esempio nel caso di un testamento pubblico, cioè dal notaio, si deve redigere un altro testamento pubblico. Invece per un testamento olografo, per la revisione si può scrivere un altro testamento olografo oppure andare da un notaio. La revisione può essere esplicita o espressa, quando nel secondo atto si dichiara che il precedente non ha più valore.

Oppure tacita o implicita, quando il secondo testamento dispone degli stessi beni, ma in maniera diversa. Cioè li destina ad altri eredi. In questo caso prevale il secondo testamento che contraddice il primo. Importante però che il secondo sia correttamente datato per evitare che il documento sia impugnato. È da sottolineare che conviene sempre distruggere il primo testamento in caso di revisione.

Nel caso di un documento pubblico è il notaio incaricato a redigere un verbale con l’indicazione della revisione e della distruzione del primo. Infine ricordiamo che la revoca può essere parziale, se riguarda solo alcune disposizione del testamento, o totale se coinvolge l’intero atto.

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