A partire dal 1° gennaio 2025 sono cambiate alcune soglie per l’accesso al regime forfettario per i titolari di Partita Iva: tutte le novità.
La nuova Legge di Bilancio, approvata dal Governo ormai da diversi giorni, ha introdotto delle novità già a partire dal 1° gennaio 2025. Tra queste si inseriscono le disposizioni per i titolari di Partita Iva, in particolare le nuove soglie per rientrare nel regime forfettario.
Tale sistema consente l’accesso a semplificazioni fiscali di vario tipo ed una tassazione agevolata che prevede l’applicazione di un’aliquota al 5% o al 15%. Le soglie stabilite per il 2025 dal Governo riguardano il reddito da lavoro dipendente che i professionisti devono rispettare per poter richiedere il regime forfettario. Capiamo come cambia durante il nuovo anno.
Regime forfettario, le nuove soglie stabilite per il 2025: cosa cambia
Dal 1° gennaio del nuovo anno sono cambiate le regole per accedere al regime forfettario che, come accennato, consente ai titolari di Partita Iva di avere una tassazione agevolata e semplificazioni a livello fiscale di vario tipo.
Nonostante le numerose indiscrezioni sul punto, non è cambiata la soglia che consente l’acceso a tale regime: per il 2025 il limite stabilito di ricavi e compensi è confermato a 85mila euro (si era parlato di un possibile innalzamento della soglia a 100mila euro. Rimasta invariata anche la soglia dei 20mila euro stabilita per le spese sostenute per lavoratori e dipendenti dal richiedente.
Tra le varie novità introdotte, rientra anche quella che riguarda i limiti dei redditi da lavoro dipendente e pensione, questi sono passati da 30mila a 35mila euro allargando, di fatto, la platea dei beneficiari. Questo significa che un professionista che esercita un’altra attività di lavoro dipendente, per accedere al regime agevolato nel 2024, durante l’anno precedente non dovrà aver superato la soglia di reddito fissata a 35mila euro. Non vengono tenuti in considerazione nel calcolo del reddito i beni immobili, anche se in locazione e utilizzati per lo svolgimento dell’impresa o la professione.
Il vincolo, però, decade se il lavoro dipendente è cessato, ma bisogna ancora capire cosa accade ai professionisti che a cavallo tra la fine dello scorso anno e l’inizio del 2025 abbiano fatto registrare un reddito tra i 30 ed i 30 mila euro, visto il cambiamento delle regole per l’accesso al regime forfettario.
Ricordiamo che la tassazione agevolata per il regime forfettario prevede un’aliquota al 5% per i primi cinque anni di attività che sale al 15% trascorso il primo quinquennio. Questa andrà poi applicata al reddito imponibile calcolato anche mediante il coefficiente di redditività che varia in base al codice Ateco previsto per l’attività svolta.