L’Inps ha pubblicato una circolare mediante cui sono stati forniti tutti i dettagli relativi ai conguagli in busta paga per i lavoratori.
Nelle scorse settimane, attraverso una specifica circolare, l’Inps ha voluto fornire tutti i chiarimenti che riguardano le specifiche procedure di conguaglio per eseguire il calcolo dell’imponibile contributivo relativo allo scorso anno.
Il conguaglio dovrà avvenire entro l’inizio del 2025 e arriverà nelle buste paga dei lavoratori. Le procedure illustrate dall’Istituto di previdenza sociale, difatti, riguardano i datori di lavoro che potranno eseguire il ricalcolo adottando diverse modalità che prevedono tempistiche differenti. Capiamo nel prossimo paragrafo quanto spiegato nella circolare dell’Inps e cosa cambia per i lavoratori.
Buste paga 2025, i chiarimenti dell’Inps sui conguagli
Lo scorso 23 dicembre l’Inps ha pubblicato la circolare numero 108 con la quale sono state chiarite le procedure di conguaglio che servono ai datori di lavoro per quantificare l’imponibile contributivo dei lavoratori relativo all’anno 2024.
Nello specifico, la circolare dell’Istituto di previdenza sociale ha specificato che i datori di lavoro potranno procedere con il ricalcolo usufruendo di diverse modalità ognuna delle quali prevede differenti tempistiche. La prima è la denuncia di competenza del mese di dicembre, la cui scadenza di pagamento è fissata al 16 gennaio 2025. Altra modalità è la denuncia di competenza di gennaio 2025 con scadenza di pagamento al 16 febbraio 2025 ed, infine, il ricalcolo può avvenire con denuncia di febbraio 2025 (scadenza di pagamento 16 marzo 2025) che non prevede nessun aggravio di oneri accessori. Quest’ultima riguarda, però, i conguagli di TFR al Fondo di Tesoreria e le misure compensative con l’obbligo di versamento o recupero dei contributi sulle componenti variabili della retribuzione nel mese di gennaio 2025.
Inoltre, all’interno della circolare sono contenute le varie operazioni per cui sono previste le modalità di ricalcolo appena indicate per i datori di lavoro. Nel dettaglio, le operazioni in questione sono le seguenti:
- elementi variabili della retribuzione;
- fringe benefits esenti non superiori a mille euro, limite che sale a 2mila euro per i lavoratori dipendenti con figli a carico;
- mance elargite ai lavoratori del settore privato che lavorano nelle strutture ricettive e presso esercizi di somministrazione di alimenti e bevande;
- prestiti ai dipendenti;
- conguagli per versamenti di quote di TFR al Fondo di Tesoreria;
- rivalutazione annuale del TFR conferito al Fondo di Tesoreria;
- gestione delle operazioni societarie;
- massimale contributivo e pensionabile;
- contributo aggiuntivo IVS 1%;
- auto aziendali a uso promiscuo;
- conguagli sui contributi versati sui compensi per ferie fruite.
I conguagli, dunque, dovrebbero arrivare sulle buste paga dei lavoratori entro il secondo mese dell’anno in corso dopo le procedure appena elencate. Per maggiori dettagli è possibile consultare la circolare pubblicata sul sito Inps o contattare direttamente, attraverso i canali ufficiali, l’Istituto di previdenza sociale.